martedì 28 ottobre 2014

Sulle membra ferite della Chiesa


Nessuno è cattivo per natura, ma per vizio. Colui che vive secondo Dio deve avere un odio perfetto contro i cattivi; non nel senso che debba odiare l'uomo a causa del vizio o amare il vizio a causa dell'uomo, bensì odiare il vizio e amare l'uomo. Tolto il vizio, infatti, non resta nell'uomo nulla che debba essere odiato, ma solo ciò che deve essere amato.
(Sant'Agostino - La città di Dio XIV,VI)

Credo che tutti dobbiamo apprendere questa saggia lezione. La tentazione infatti in cui tutti incorrono è di identificare un uomo con il suo peccato e di odiarlo per il suo peccato. Oppure di attribuire ad un uomo peccati che non ha per avere più agio di odiarlo.

venerdì 24 ottobre 2014

Omelia per la 30 domenica del tempo ordinario (Anno A)


Ricevo e volentieri pubblico questa riflessione sul Vangelo di domenica prossima.

Dal Vangelo secondo Matteo (22, 34-40)
Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: "Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?". Gli rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti".

mercoledì 22 ottobre 2014

Il parlar cattolico

Avrei voluto fare un cappello introduttivo meno indegno possibile del discorso che oggi vi propongo, ma preferisco stringere al minimo le informazioni e lasciarvi alla meditazione delle fortissime e attualissime parole del Venerabile Pio XII. Il Santo Padre pronunziò questo discorso domenica 20 febbraio 1949 in occasione della condanna all'ergastolo che un tribunale iniquo aveva inflitto al Card. Josef Mindszenty, primate di Ungheria.

venerdì 17 ottobre 2014

Vatican Insider: o della Pravda Vaticana.



Un frutto innegabilmente positivo del Sinodo sulla famiglia che oggi si avvia alla fine è di aver manifestato le intenzioni e i veri volti di molti. Non mi permetto di proferir parola sui prelati e vescovi di S. R. Chiesa: chi sono io per giudicare, ma ancora di più, chi sono io per speculare sui consacrati del Signore? In ordine sparso e facendo a caso qualche nome: di Mons. Bruno Forte, del Card. Schomborn, del Card. Ravasi, del Card. Kasper e del Card. Baldisseri ciascuno pensi quel che vuole.

mercoledì 15 ottobre 2014

Prove sinodali di distruzione della Fede: la gradualità della legge



Oramai è molto chiaro che il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia si sta svolgendo in un clima di grande confusione e ambiguità. Come diversi commentatori hanno notato, l’assise sembra essere stata rigidamente blindata soprattutto perché non trapelasse la grande opposizione alla "linea misericordiosa", il cui esponente di spicco è il Card. Kasper. Nonostante tale "blindatura", infatti, c'è stato un provvidenziale intoppo nel programmato briefing che doveva spiegare la Relazione dopo la discussione del Card. Erdo. Il cardinale ungherese, relatore generale al Sinodo, ha additato il vescovo Bruno Forte come artefice dei paragrafi ambigui sugli omosessuali (e sulle altre proposte Kasper?). Il briefing è stato rigidamente impostato in modo generico e molto unilaterale. Ma ormai e evidente che l’assise è spaccata, e che sono tanti i restii a permettere un’ “innovazione pastorale”, che è piuttosto uno stravolgimento della dottrina. 

martedì 14 ottobre 2014

La Regola "pastorale"



L'idea di separazione tra pastorale e dottrina è nuova nella Chiesa, senza alcun precedente. Si tratta della evoluzione immediata di un idea sorta dopo il Concilio Vaticano II soprattutto grazie alla "pressione ideo-teologica"esercitata dalla rivista "Concilium" a riguardo del Diritto. Questa attivissima rivista sedicente "cattolica" ha tra i suoi fondatori Rahner, Congar, Schillebeeckx e l'immancabile Hans Kung. Essa ha propugnato la teorizzazione della separazione tra Diritto e Pastorale, separazione che nella prassi è stata recepita malauguratamente a quasi tutti i livelli. Quante volte in nome di una non ben specificata "pastorale" abbiamo assistito ai peggiori abusi? Bene di questo bisogna "ringraziare" i teologi di "Concilium" i quali hanno dato un appoggio ideologico-speculativo a questi abomini. Il passo successivo è quello a cui stiamo assistendo: dal Diritto alla Dottrina, la "pastorale" come un informe Blob va fagocitando in pratica ogni cosa.

lunedì 13 ottobre 2014

Il buon Pastore protegge il suo gregge...e parla chiaro



Scrive un grande Pastore del recente passato:

Ancorché non più dichiarati formalmente, come un tempo, mediante la pubblica affissione di tesi ereticali da una parte e bolle di scomunica dall’altra, gli scismi più insidiosi e deleteri rimangono quelli negati a parole ma esistenti nei fatti. La conclamata volontà di certi novatori di “andare avanti restando nella Chiesa” potrebbe anche significare il deliberato proposito di giuocare allo svuotamento del cristianesimo dal di dentro, di “portare l’infedeltà nel cuore stesso della Chiesa”.

sabato 11 ottobre 2014

Lettera aperta di un Vescovo cattolico



Quella che segue è una lettera di Mons. Livieres, il Vescovo di Ciudad d'Este (Paraguay) rimosso da Papa Francesco un paio di settimane fa, subito dopo l'arresto di un altro Vescovo accusato di pedofilia, al punto che su tutti i giornali le due cose sono state indebitamente associate, come facenti parte di una medesima azione di "pulizia" intrapresa dal Papa. In realtà le cose sono andate un po' diversamente da come pubblicizzato dalla stampa.
La lettera che segue è stata pubblicata da un sito spagnolo e poi ripresa da Corrispondenza romana.
Noi offriamo una traduzione senza pretese (e con qualche probabile errore) per venire incontro a chi lo spagnolo non lo legge. Si tratta dell'ennesimo atto di grande chiarezza e coraggio di questo vero Pastore cattolico.

Omelia per la 28 domenica del tempo ordinario (anno A).


Ricevo da un amico sacerdote e volentieri pubblico.


Fratelli e sorelle, 
la liturgia della parola di questa domenica è davvero fonte di consolazione, infatti, siamo invitati a fissare lo sguardo ad una delle verità forse più belle della nostra fede: il Paradiso. Noi siamo invitati ad un appuntamento speciale con il Creatore, il Re dei re, che ha preparato per noi un banchetto regale, “di grasse vivande e di vini eccellenti”, come dice il profeta Isaia nella prima lettura.

venerdì 10 ottobre 2014

Sull'eresia e sugli eretici



"Eresia" è una parola oggi passata di moda e politicamente scorretta, a motivo di un aggiornamento del linguaggio a cui qui abbiamo accennato e che genera solo confusione tra le anime. Attraverso un "revisionismo storico" di stampo illuministico (che ama attribuire alla Chiesa tutti i mali della storia) è stata caricata di significati negativi che noi vogliamo rigettare. A volte, c'è da dirlo, uomini malvagi ne hanno fatto un pretesto per dare sfogo alle loro frustrazioni, ma di essi s'é occupato e si occuperà il Signore. La Chiesa, come Madre e Maestra, tra i suoi compiti ha quello di insegnare la verità e di correggere gli errori: ricordiamo che correggere gli erranti è una delle opere di misericordia spirituale.  Personalmente trovo che sia più che mai attuale. 
Purtroppo sappiamo bene che se un Pastore dovesse oggi utilizzarla pubblicamente nella migliore delle ipotesi verrebbe crocifisso mediaticamente, accusato di intolleranza, di pre-conciliarismo e, nella peggiore delle ipotesi, spedito in qualche campo di rieducazione ecclesiale”…

giovedì 9 ottobre 2014

Considerazioni sinodali (2): o sulle situazioni "imperfette".





Avrei voluto iniziare questo post andando direttamente al sodo. Tuttavia, a giudicare da alcune reazioni giuntemi per diverse vie alle considerazioni fatte sull’intenzione di “aggiornare il linguaggio”, non posso esimermi dal fare un piccolo cappello introduttivo. Non si può non notare come in effetti sia attuale e reale il pericolo paventato da più parti nei giorni scorsi, ossiaquello di ritrovarsi un sinodo “reale” diverso da quello “virtuale”, ossia dei media. Un esempio, è proprio il comunicato informativo che abbiamo cominciato a discutere ieri mattina e che speriamo di concludere ora.

mercoledì 8 ottobre 2014

Considerazioni "sinodali" (1): sul reiterato invito a rinnovare e adeguare il linguaggio




Alle ore 15 e 25 di ieri, 7 ottobre festa della Madonna del Rosario, con circa un'ora di ritardo rispetto al solito, mi è giunto nella casella di posta elettronica il bollettino del Vatican Information Service. 


Scorrendo il sommario, nei titoli noto che si fa menzione della seconda e della terza congregazioni generali. Con una certa curiosità, sono dunque andato a leggere questi brani, che non so come chiamare altrimenti. Infatti, la prima impressione, è stata di trovarmi dinanzi il verbale di un'assemblea sindacale. Non voglio nascondere lo sconcerto, e per certi versi la rabbia, in cui tale lettura mi ha sprofondato.

martedì 7 ottobre 2014

Alcuni "fantasiosi" segni degli ultimi tempi



Quest’oggi vorrei proporre all’attenzione dei lettori una pagina di un ottimo romanzo cattolico che sto leggendo in questi giorni, "Il Nemico" di Michael D. O'Brian. È un romanzo di ambientazione apocalittica che i più di voi sicuramente conosceranno già. L’autore descrive, con un’immaginazione davvero “fervida”, quelli che secondo lui saranno “gli ultimi tempi”.

lunedì 6 ottobre 2014

Amici e nemici


La famiglia redenta dal nostro Signore, la città pellegrina di Cristo Re, si ricordi che tra i nemici si nascondono dei suoi futuri concittadini e perciò, mentre cammina al loro fianco, non giudichi infruttuoso sopportarli come nemici, nell'attesa che si manifestino per quello che sono. 

S. M. degli Angeli e dei Martiri (2): curiosità e facezie


Un dato di fatto su cui credo tutti convengano è che internet è indubbiamente un mezzo che offre sterminate possibilità ma praticamente altrettante insidie, soprattutto quando vi si naviga con le idee poco chiare di quel che si intende fare, lasciandosi trasportare dal vento delle proprie curiosità momentanee. Mi sembra che si trattasse proprio di uno di quei giorni in cui, avendo un po’ di tempo da perdere, è più facile abbandonarsi alla corrente. Si comincia da uno o due siti che si frequentano abitualmente, attendere che si accenda una lampadina e poi andare ad approfondire. Accadde più o meno così, che mi imbattei nell’ottimo e succulento scambio epistolare di Mons. Livi con il Rag. Enzo Bianchi, noto opinionista di materie religiose.

sabato 4 ottobre 2014

Santa Maria degli Angeli e dei Martiri: o di come nel tempio di Dio non sia entrato solo il fumo (di satana)


Oggi è il 4 ottobre, giorno in cui la Chiesa universale festeggia la nascita al cielo di San Francesco, ed io credo sia un'ottima e provvidenziale occasione per scrivere un primo post "aneddotico". Infatti, come tutti sanno, quando il crocifisso di San Damiano parlò a questo grande santo in preghiera, lo esortò ad andare a riparare la sua chiesa che era tutta in rovina. Francesco, prendendo alla lettera l'invito che Gesù gli aveva fatto, iniziò a restaurare piccole chiese rurali che andavano in rovina, tra cui la chiesina di S. Maria degli Angeli, meglio conosciuta come la Porziuncola. Il Santo cominciò così l'opera di riparazione affidatagli da Gesù dagli edifici fisici, passando poi con il tempo a riparare l'edificio spirituale. Allo stesso modo, quest'oggi vorrei partire da considerazioni sugli edifici fisici, cartina tornasole dello stato di salute dell'edificio spirituale, e Provvidenza vuole che anch'io cominci da una chiesa intitolata a Santa Maria degli Angeli.

venerdì 3 ottobre 2014

Sull'arte sacra: principio generale


Sono da biasimare quanti fanno immagini sacre così male lavorate da togliere piuttosto che accrescere la devozione. Per tale motivo si dovrebbe proibire l'esercizio di tale attività ad alcuni artigiani i quali sono in essa incapaci ed ignoranti.

(San Giovanni della Croce – Salita al Monte Carmelo III,38,2)

mercoledì 1 ottobre 2014

Sul carrierismo


Ohimé, Ohimé, Signore iddio: quanti oggi accedono ai sacri ordini e ai divini misteri avidi non del pane celeste, ma del terreno;